Sono passati tre anni dalla presentazione della
M8, prima Leica telemetro digitale, i sofisti
della pseudo tecnica digitale, hanno "tacciato"
questa fotocamera di non avere un filtro anti
infrarosso sul sensore, seguita dalla M8.2 con
alcune funzionalita' in piu' e una livrea nera,
queste due fotocamere sono stilisticamente
avvicinabili alla analogica M7.
Ora da Solms il rilancio con la la Leica M9, con
filtro IR ma non passa basso (che testoni questi
tedeschi...), ma andando sul concreto di un
sensore full frame (pieno formato) di 24X36 mm da
ben 18 Mpixel.
Esteticamente rispetto alla precedente M8, la M9
presenta modifiche limitate alla calotta, che
nella parte di destra vicino alla finestra
dell'oculare, presenta una scalfatura, ma le
modifiche sono tante e importanti all'interno e
nel cuore informatico, non solo nel CCD.
Anche per la M9 la filosofia di continuita'
stilistica con le Leica a film e' rimasta in auge,
il che da un tocco di piacevole retro', che non
guasta in un mondo di fotocamere digitali l'una
uguale all'altra, anzi a nostro giudizio si puo'
avvicinare le Leica M8/M9 alla mitica M3.
E' solo guardando il dorso della M9 che viene
fuori inevitabilmente quel senso di gia' visto,
inevitabile con il display e i tasti funzione di
tutte le fotocamere digitali, con questi
componenti in posizione
obbligata.
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Frontale
della Leica M9 (clic sull'immagine
per ingrandire)
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Altre differenza estetiche rispetto
alla M8, sono: la carrozzeria in colorazione
titanio 'Steel Gray' al posto di quella argento,
i tasti funzione più distanziati dal display
quindi più comodi da usare, la sensibilita' e'
selezionabile dalla ghiera a destra del display
a passi da 1/3 EV.
Come per la M8, il corpo principale e' composto
da due semigusci in lega di magnesio. La calotta
superiore contenente l'alloggiamento del mirino,
del telemetro e i controlli gestiti dalla ghiera
funzioni, e' una fusione unica in ottone, in
ottone anche il fondello macchina rimovibile, al
cui interno c'e' il vano batteria e la scheda di
memoria SD. Dire che la M9 sia ben costruita e'
forse banale, vista la reputazione delle
fotocamere Leica, ma va sottolineato comunque.
Il mirino della M9 ha delle nitide cornicette,
che si attivano a seconda dell'obiettivo
montato, vengono attivate coppie di limite
inquadratura per 25-135 mm, 28-90 mm e 50-75 mm.
Si puo' spostare manualmente il limite delle
cornicette, dando l'idea di come sarebbe la
scena inquadrata con un altro obiettivo e
verificare l'errore di parallasse, tipico delle
telemetro come la M9, importante specie con
super grandangoli come un 25 mm.
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Il
corpo della M9 e' in magnesio, calotta e
fondello sono ottone, fisique du role
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Nella parte inferiore del mirino c'è la visualizzazione a
LED per l'esposizione e il pronto flash, con cifre per
velocita' otturazione, compensazione esposizione (se
attivata), un count down per esposizioni superiori ai 2 sec,
alarm per sovra-sotto esposizione e buffer memoria pieno. Il
display interno regola la luminosita' in base alla luce che
entra dall'esterno.
La M9 è equipaggiata con un display LCD da 2,5' da 230000
pixel di risoluzione (320x240 RGB) TFT, con uno schermo di
protezione in perpex con leggero antiriflesso. E' piu'
luminoso di quello della M8 e piu' visibile all'aperto,
dotato di cinque livelli di luminosita'.
Il telemetro della M9 e' a misurazione di campo con immagini
sovrapposte, da regolare per la messa a fuoco fino a che
diventano un'unica scena nitida. Il sistema telemetrico
utilizza tre finestre sul frontale, come da immagine sopra
con: finestra visualizzazione distanza, finestra
illuminazione, finestra oculare.
La calotta della M9 dal punto di vista del fotografo, come
si vede nell'immagine a destra, e' molto pulita e semplice
da usare, con a portata di pollice e indice: il pulsante di
scatto con presa filettata per scatto flessibile (ormai una
rarita'), e' circondato dal selettore on/off, con funzione
di scatto singolo (S), continuo (C) per raffica da 2
ftg/sec, autoscatto con timer, al centro della calotta la
slitta flash.
Subito a sinistra del pulsante/controlli, c'e' il selettore
delle velocita' otturazione, con posizione A per automatismo
a priorita' diaframma, con le velocità scalate di 8 sec e da
1 a 1/400 sec, a passi da 1/2 EV, una posizione LAMP per
lunghe esposizioni e la posizione per posa B.
CARATTERISTICHE
LEICA M9
Fotocamera digitale a telemetro, con obiettivi serie M
Prezzo
• US: $ 6,995
• EU: £ 6,850 (solo corpo PREZZO INDICATIVO)
Costruzione corpo macchina
Corpo macchina centrale in magnesio rivestito in materiale
sintetico nero, calotta e fondello metallici silver o chrome
in ottone.
Sensore:
• sensore CCD 36x24mm full frame (Kodak)
• 18 Mpixel effettivi
• dimensione pixel 6.8 x 6.8 µm
• Filtro colore RGB
• microlenti anti vignettatura ai bordi
• fotogramma pari a negativo 35 mm
Formato file immagine
• DNG (RAW) 14-bit non compresse (36 MB)
• 8-bit compresse (18 MB)
• JPEG (Fine / Basic)
• DNG + JPEG
Innesto obiettivi
• baionetta Leica M
• Identificazione obiettivi "coded 6-bit"
• "coded 6-bit" per obiettivi da 16 - 135 mm
• sistema "coded 6-bit" disattivabile
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I
controlli sulla calotta della M9 (clic sull'immagine
per ingrandire)
La M9 per la misurazione
dell'esposizione (come per la M8), utilizza tre
lamelle dell'otturatore dipinte una di bianco e
le due adiacenti di grigio, per riflettere la
luce sul sensore di esposizione. Tutto il
sistema e' stato ottimizzato per il sensore
immagine di grandi dimensioni. La misurazione è
la classica media ponderata al centro.
La M9 ha il classico innesto a baionetta M, con
il sistema di identificazione dell'obiettivo
6-bit, che consente al computer di gestione
delle funzioni, di identificare l'obiettivo
montato, ovviamente si possono montare anche gli
obiettivi della serie M precedenti
l'introduzione del sistema 6-bit. Come per tutte
le telemetro, rispetto a una reflex la distanza
fra la lente posteriore dell'obiettivo e il
sensore immagine e' molto minore, circa 29 mm,
sul bordo dell'innesto obbiettivi e' visibile il
sistema di rilevazione obiettivi 6-bit.

L'immagine sopra mostra a sinistra il
bocchettone porta ottiche della Leica M9, con le
lamelle centrali di otturazione pitturate di
bianco e grigio per la rilevazione
dell'esposizione, sul bordo innesto in basso a
destra i sensori del sistema rilevazione
obiettivi 6-bit, a destra il posteriore
dell'obiettico con "bit" bianchi e neri di
identificazione.
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